Un'accoglienza che abbatte le barriere architettoniche
Se non ora, quando?
Le condizioni sono ideali, tipiche degli scenari post-bellici: la ricostruzione è annunciata, solo adesso ci rendiamo conto di quanto fosse anche necessaria. Si tratta di una ricostruzione innanzitutto culturale, un cambio di approccio che deve rapidamente essere intercettato dalle aziende e dagli operatori di mercato, per non perdere il… trend. Che in questo caso si chiama Transizione, Recovery e opportunità di crescita attraverso l’innovazione e il rinnovamento. Tra le voci onnipresenti che beneficiano degli incentivi, c’è una delle keywords dell’intera manovra di rilancio della Unione Europea: inclusività e abbattimento delle barriere architettoniche. Le parole in quanto tali non sono una novità, anzi. La differenza è che si riempiono di contenuti, finalmente e di attività concrete (cioè il denaro per realizzare le opere). Il settore alberghiero e della ricettività in senso più esteso, ha il dovere di cogliere l’opportunità e di ripensare il proprio business allargando le proprie vedute e facendosi trovare pronto dal nuovo mercato, più rigoroso e attento rispetto alla proposta di accoglienza.
Un piacere e non un dovere: Easy…
L’aria nuova si respira in ogni ambito sociale e professionale. Inclusione e accoglienza diventano parole azzurre e verdi, esprimono la maturità e la consapevolezza che non bisogna accontentarsi del minimo sindacale. Liberano la voglia di design e di tecnologia, comfort e spazi, luminosità e semplicità. Con quest’ottica va riconcepito il format dell’incoming turistico e dell’accoglienza alberghiera 2.0. Non si tratta più del cliente speciale, ma di una camera speciale per clienti speciali, pensata per un concetto di accessibilità che non rinunci al design e alla piacevolezza degli ambienti. L’esempio della Camera Easy rende pienamente il concetto, reinterpretando lo spazio e disegnandolo da un punto di vista nuovo, concreto e lineare. La realizzazione di un ambiente di questo tipo si ottiene solo grazie al ragionato equilibrio tra spazi e arredi, con il fondamentale apporto di accessori e tecnologie che contribuiscono a creare uno spazio accessibile al 100%.
Il vantaggio delle agevolazioni: il Superbonus 80%
Le misure previste nei recenti decreti si rivolgono all’intero comparto dell’accoglienza: alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, stabilimenti balneari e altre imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, complessi termali, porti turistici, parchi tematici.
L’agevolazione è una combinazione di aiuti che si possono sommare fra loro e che includono vari strumenti: dal credito d’imposta che arriva all’80% a contributi finanziari a fondo perduto che vanno dai 40 mila euro di base per tutti, ai 100 mila euro potenziali se si rientra in alcune categorie (ad esempio c’è un bonus di 20 mila euro per le imprese giovanili, femminili o cooperativistiche e un aiuto a fondo perduto fino a € 10.000 per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). E ancora un bonus per chi investe nella digitalizzazione dell’azienda. L’opportunità e davvero unica e va usata bene. Non basta abbattere muri e allargare i servizi per essere ad alta accessibilità. Quello era il modello perdente dell’ultimo ventennio. La vera sfida è creare ambienti confortevoli ed emozionanti, caldi e raffinati e totalmente accessibili. Come una Camera Easy.